C’è anche il progetto DAMA (Disabled Advanced Medical Assistance) dell’ASST Santi Paolo e Carlo tra i premiati con civica benemerenza del celebre riconoscimento milanese Ambrogino d’Oro. I fondatori del progetto sono stati i primi in Italia nel 2000 a dare vita a un sistema con prestazioni specifiche per i disabili e le famiglie delle persone con disabilità all’interno dell’Ospedale San Paolo di Milano, un nuovo modello di assistenza oggi esteso anche ad altri reparti e ospedali di tutta Italia.
Massima onorificenza cittadina assegnata dal comune di Milano a chi dedica la propria vita al bene comune, l’Ambrogino d’Oro è destinata “A tutti gli uomini, le donne, le associazioni, le organizzazioni che hanno dato un contributo speciale alla città”. Sono due le categorie di Ambrogini d’oro: le Medaglie d’oro, massimo 30 all’anno, e gli attestati di civica benemerenza, 40 al massimo. I premiati sono scelti dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale di Milano, ma il sindaco ha diritto di veto.
Il prossimo 7 dicembre il DAMA sarà insignito dell’attestato di civica benemerenza del Comune di Milano insieme a altri soggetti premiati: in tutto quattro medaglie d’oro alla memoria, quindici medaglie d’oro e 19 attestati. Non è la prima volta che DAMA è premiato con questo importante riconoscimento pubblico: in occasione dell’Ambrogino d’Oro 2002 Edoardo Cernuschi, fondatore e presidente di Ledha, è stato insignito della Medaglia d’Oro alla Memoria proprio per il suo impegno insieme al professor Angelo Mantovani nell’ideazione e nell’avviamento del progetto sperimentale DAMA presso l’Ospedale San Paolo di Milano – Polo Universitario in partnernariato con Regione Lombardia, LEDHA (Lega per i Diritti delle persone con disabilità) e Università degli Studi di Milano.
“Questo riconoscimento è particolarmente gradito perché arriva in un momento di grande difficoltà per i nostri pazienti, per le loro famiglie, per il nostro ospedale e per tutta l’equipe medico-infermieristica DAMA – commenta Filippo Ghelma, il responsabile del Progetto DAMA – . La pandemia da SARS – CoV19 ha portato a cambiamenti organizzativi molto importanti per chi si prende cura della salute delle persone. Ma tra tutti i pazienti, chi patisce di più la semplificazione e la standardizzazione dei percorsi sanitari, purtroppo necessaria nell’affrontare emergenze di questa portata, sono quelli che hanno assoluto bisogno di personalizzazione delle cure”.
Anche durante l’emergenza sanitaria DAMA ha portato avanti la sua missione: “Abbiamo continuato a lavorare sia durante il primo lockdown che in questa seconda fase – spiega illustrando il nuovo scenario in cui l’équipe DAMA sta operando – . Parallelamente ci siamo occupati e ci occupiamo tuttora di fare tracciamenti e tamponi a soggetti con gravi disabilità intellettive che devono entrare nei centri diurni. Grandi complicazioni si registrano sicuramente all’interno dei pronto soccorso: è complesso gestire soggetti con autismo e sindrome di Down o con gravi deficit comportamentali, anche alla luce della situazione complessa in cui si opera in questi giorni nel pronto soccorso. In aggiunta a ciò al momento abbiamo serie difficoltà a intervenire con operazioni chirurgiche”.
“Dopo 20 anni di attività DAMA oggi conta 6.321 pazienti con disabilità presi in carico. Vi sono diverse prestazioni erogate: dal ricovero ordinario al day hospital, dal pronto soccorso alle prestazioni ambulatoriali. DAMA offre assistenza anche nel caso di esami di radiologia, TAC e percorsi diagnostico-terapeutici con un modello di accoglienza che supera le rigidità organizzative ospedaliere – spesso un ostacolo insormontabile per persone che presentano caratteristiche e bisogni non considerati o dati per scontati nella popolazione generale. La sfida è continuare a perfezionare il modello DAMA, proseguire la sua diffusione in altre realtà e rafforzare la Rete DAMA nazionale, che negli ultimi anni abbiamo incominciato a costituire”.
L’edizione 2020 dell’Ambrogino d’Oro e la premiazione avverranno il 7 dicembre, giorno del patrono di Milano Sant’Ambrogio, a porte chiuse a causa delle restrizioni per contrastare il contagio da coronavirus. Sarà garantita una diretta streaming.