Il documento, sviluppato da ASMeD, stabilisce i criteri essenziali per garantire omogeneità di organizzazione, prestazioni e qualità dei servizi nelle cure centrate sulla persona con disabilità. Si concentra sul superamento delle barriere sanitarie e sull’accesso equo alle cure, comprese le indagini e le terapie complesse.
Gli obiettivi fondamentali che un centro DAMA deve porsi sono:
- ridurre la necessità di ricoveri ordinari e di accessi in pronto soccorso;
- creare percorsi clinici dedicati e adattabili alle esigenze della singola persona.
Il modello DAMA (Disabled Advanced Medical Assistance, ovvero “Assistenza medica avanzata alle persone con disabilità”), ideato circa 25 anni fa presso l’Ospedale San Paolo di Milano dal dott. Angelo Mantovani , si è progressivamente diffuso in quasi tutte le regioni Italia grazie all’opera di formazione di Filippo Ghelma, responsabile del DAMA dell’ospedale Milanese e presidente di Asmed. Attualmente in Italia esistono più di 40 centri che si ispirano a questo modello. Proprio il crescente numero di centri DAMA, ha posto la necessità di caratteristiche comuni che devono contraddistinguere questi centri.
A questo scopo, l’ Associazione ASMeD (Associazione per lo Studio dell’assistenza Medica alla persona con Disabilità), ha elaborato il documento “DAMA servizi per le cure alle persone con disabilità in ospedale: Requisiti Strutturali, organizzativi, funzionali”.
Il DAMA mira a fornire un’assistenza medica avanzata alle persone con disabilità, ed è stato riconosciuto a livello internazionale, come dimostrato dalla sua presentazione alla 16a Conferenza Annuale degli Stati Parti della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, tenutasi il 14 giugno 2023 a New York.
Per maggiori dettagli sul programma dell’evento, vi invitiamo a consultare il seguente link: Programma dell’evento.